Il Cannocchiale di Galileo (1609 annus mirabilis)
L’azione si svolge nel 1633, anno del processo e dell’abiura di Galileo. Ospiti del Gran Duca Cosimo II, i due comici presentano un omaggio a Galileo, matematico primario del Granducato di Toscana, recitando alla maniera della Commedia dell’Arte alcuni frammenti del “Dialogo sopra i due massimi sistemi”, scritto in forma teatrale. Ma la parodia dei filosofi aristotelici allestita davanti alla corte, trova forti resistenze tra filosofi e oppositori invidiosi della fama del celebre scienziato. La recita viene sospesa quando giunge la notizia che il “Dialogo” è stato proibito e messo all’indice dal tribunale dell’inquisizione.
Galileo, vecchio e cieco, è stato confinato ad Arcetri, vicino a Firenze.
L’unica sua consolazione è quella di andare a trovare la figlia maggiore, Virginia, che vive in un convento poco distante con il nome di Suor Maria Celeste.
Tra confidenze e ricordi, Galileo, ormai privo della vista, rivive il periodo padovano e la costruzione del cannocchiale. L’azione si sposta con un flashback al 1609 “Annus mirabilis” e viene scandita da rapidi squarci di vita: l’apparizione di Marina Gamba, dalla quale Galileo ebbe tre figli, l’incontro con Isabella Andreini nei panni di Urania, musa dell’astronomia e il ritorno nel 1633 quando la figlia Virginia viene a fargli visita.
Le scene teatrali si alternano e si accompagnano alle visioni: sullo schermo prendono forma suggestive notti stellate e rappresentazioni di pianeti e satelliti.
Le osservazioni di Galileo con il cannocchiale portano alla conferma delle teorie copernicane, che mettono al centro il sole e non più la terra come nel sistema tolemaico. Tra una scena e l’altra si materializzano i corpi celesti: l’osservazione della luna, la scoperta dei satelliti di Giove e la dedica del Sidereus Nuncius al Gran Duca di Toscana, i dubbi su Saturno, lo studio della galassia e delle macchie solari
(1609 annus mirabilis)
di Carlo Bertinelli
Interpreti:
Carlo Bertinelli
Alessandra Brocadello
in collaborazione con:
INAF di Padova
Planetario di Padova
Grafica:
Parco Scientifico "Galileo"
Consulenza scientifica:
Massimo Calvani
Roberto Sannevigo
foto:
Francesco e Matteo Danesin
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