DESCRIZIONE
Uno spettacolo fatto di sogni e di ricordi: piccoli oggetti trasfigurati dalla scena che diventano memoria e racconto, fantasia e rappresentazione, in un gioco di poesia lieve, di comicità, di evocazione. Un omaggio al teatro, alla ricerca di quell'essenza dell'arte per cui lo sfarzo non è necessariamente sinonimo di ricchezza, e il gioco scenico riesce meglio quando le piccole cose vengono trasfigurate dalla fantasia.
Dopo l'annuncio di sospensione dello spettacolo per il mancato arrivo della compagnia, inconsapevole dell'accaduto arriva uno degli attori, mentre la nipote di un vecchio scenografo sta sgomberando il magazzino. Il loro fortuito incontro è il magico incontro tra il palcoscenico e il dietro le quinte.
L'attore (Carlo Bertinelli, autore del testo) si porta dietro una valigia piena di sogni e di personaggi e il desiderio di essere per una sera protagonista assoluta della scena, mentre la ragazza (Alessandra Brocadello nella duplice veste di attrice e di cantante) tra quinte e costumi ormai destinati al macero, ritrova il suo diario di bambina cresciuta dietro le quinte.
Una storia tenera che, dall'incidente iniziale, si evolve in una confessione pubblica prima e in una girandola di sketches e numeri comici poi, incorniciati da un palcoscenico ingombro di oggetti scenici, dove i due protagonisti si muovono in un'atmosfera incantata e fiabesca tra le musiche (originali di Filippo Albertin che le esegue dal vivo), canzoni, virtuosismi, clownerie.
Risate, applausi e numerosi consensi da un pubblico caloroso, attento e partecipe.
REGIA di Carlo Bertinelli
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