Le visite "animate" al piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi sono ideate e realizzate da teatrOrtaet in collaborazione con il Caffè Pedrocchi, il Comune di Padova e i Musei Civici di Padova.
Le “visite animate” al Caffe’ Pedrocchi su testi originali di Carlo Bertinelli sono state ideate da teatrOrtaet in collaborazione con il Caffè Pedrocchi e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, partners la Banca Antonveneta e la Fondazione Antonveneta, in occasione dei 180 anni di vita del Caffè Pedrocchi (1831-2011) e dei 150 anni dall’Unità d’Italia (1861-2011).
Un particolare ringraziamento è rivolto alle Biblioteche Universitaria e Civica di Padova e a quanti hanno contribuito in vario modo alle ricerche storiche relative all’iniziativa.
A condurre i visitatori saranno Carlo Bertinelli (attore-guida) e Alessandra Brocadello (attrice), per un tragitto continuamente in bilico tra storia, teatro, emozione.
Visto il costante “tutto esaurito” delle passate edizioni con un crescente successo di pubblico e di critica trasversale alle diverse generazioni, assieme alla Direzione del Pedrocchi, si è pensato di incrementare la proposta ideando più visite “animate” con soggetti diversi.
La visita “animata”, felice formula inventata da teatrOrtaet già dal 2003, è un marchio depositato.
E’ SUCCESSO UN ’48: FASTI E VICENDE DEL CAFFE’ SENZA PORTE
La Festa degli studenti è stata indetta l’8 febbraio del 1900, ricordando la fatidica giornata dell’insurrezione della quale gli studenti sono stati protagonisti nel 1848, della quale resta tuttora traccia nella sala bianca del Caffè Pedrocchi, con il foro nel muro di una pallottola austriaca sparata durante gli scontri. Entrano in scena Arnaldo Fusinato, studente, poeta e redattore del foglio settimanale “Il Caffè Pedrocchi” e una misteriosa “matricola”, che dietro gli abiti da studente cela fattezze femminili e ardori patriottici. Nella finzione scenica, dietro al travestimento si cela la giovane Erminia Fuà, anch’ella poetessa di italiano sentire.
Ai due “studenti”, Arnaldo Fusinato ed Erminia Fuà, viene affidato il compito di presentare il giornale edito tra il 1845 e il 1848, tratteggiando nel contempo la vita studentesca attraverso i versi umoristici del Fusinato de “Lo studente di Padova”.
Tra salotti e caffè, tra le poesie del Prati e le burle contro il dominio straniero, prendono vita le cospirazioni e si preparano i drammatici giorni del ’48.
L’ISOLA FELICE DI ANTONIO PEDROCCHI
La scoperta del piano nobile dello “Stabilimento Pedrocchi” passa dalla dimensione del racconto e dell’aneddoto, a un tuffo nella meravigliosa “macchina del tempo” celata dentro allo storico Caffè padovano.
Dai leoni della piazzetta si sale dall’imponente scalone del vestibolo, per poi attraversare le varie sale cambiando stile, epoca, atmosfera.
La visita animata rievoca la figura del caffettiere Antonio Pedrocchi, il quale affida all’architetto Giuseppe Jappelli l’incarico di fare “il più bel caffè della terra”. Si ricordano poi l’apertura delle sale al pianterreno il 9 giugno 1831, la conclusione dello Stabilimento Pedrocchi nel 1842, fino alla morte di Antonio nel 1852, rievocando i fasti dello “Stabilimento Pedrocchi” e le vicende dello storico Caffè.
La vicenda è costellata di versi e di articoli di giornale, di incontri e scontri, di invidie e successi, pagati a caro prezzo, con una vita di lavoro, dall’onesto caffettiere.
IL CAFFE’, ESOTICA BEVANDA
Il sogno di Antonio è quello di fare “il più bel caffè della terra”, ma questa bevanda, ora così diffusa, ha una storia complessa e intrigante, fitta di misteri, di leggende, di aneddoti, perfino di anatemi contro un uso che nei primi tempi allontanava gli uomini dal focolare domestico.
A condurci in questo viaggio in Oriente prima e nelle capitali europee poi, sarà una figura femminile, un’araba che scopriremo essere “l’aroma”, l’essenza del caffè.
Dall’Oriente a Venezia, da Parigi a Londra, il caffè permetterà agli attori di teatrOrtaet di trasformarsi nei tanti personaggi che costellano questa storia.
Una storia, quella del caffè, che si snoda a cavallo tra i secoli XV e XVIII, tra caffetterie e tazze di caffè, tra giornali e zollette di zucchero, tra cospirazioni e scene di vita domestica.
Visite "animate" al piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi
di Carlo Bertinelli
con Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli
Costumi e installazioni sceniche
Antico Atelier di Serafini Francesca
Parrucche
Mario Audello, Torino
Foto
Claudia Vanni
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Biglietto bambini: 8,00 euro (fino ai 12 anni)
+ Ingresso ridotto al Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea € 4